Villa di Lappeggi

Villa di Lappeggi

La Villa di Lappeggi divenne residenza medicea nel 1569 quando entrò fra i possedimenti di Francesco de’ Medici. Non appena Francesco divenne Granduca, questa dimora fu interessata da importanti lavori di ristrutturazione commissionati al famoso Buontalenti.

La tenuta con il suo sconfinato giardino e i suoi terreni agricoli nel 1667 passò nelle mani del Cardinale Francesco Maria, fratello minore del Granduca Cosimo III, che incaricò l’architetto Antonio Maria Ferri di nuovi lavori che interessarono anche la realizzazione dell’ampio scalone doppio, di una cappella, delle scuderie, del teatro e di una sala gioco per la pallacorda.

La villa era una sorta di corte di periferia in cui i medici potevano praticare la loro amata attività della caccia, avere pesce sempre fresco direttamente dalle loro vasche e godere di ambienti finemente decorati a fresco dal 1703 dai pittori Pier Dandini, Rinaldo Botti e Alessandro Gherardini. La morte di Francesco Maria segnò la fine dello splendore di Lappeggi e l’inizio della sua decadenza. Nell’Ottocento fu acquistata prima dal capitano Cambiagi, che ne fece abbattere il piano superiore e successivamente dallo scultore Giovanni Duprè. Nel 1895 un terremoto apportò danni irreparabili, sanati per quanto possibile solo negli ultimi anni salvando la splendida scalinata

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